Nell’acquisto di un salotto seguiamo sempre la buona regola di conoscere le caratteristiche, le prestazioni e confrontare diverse proposte prima di fare un acquisto?
Non sempre! Spesso si sente parlare di “acquisto d’impulso”. Cosa significa? Significa che una volta visto e provato, il divano viene acquistato!
Ovviamente un divano deve essere principalmente bello e comodo, ma oltre a questi 2 requisiti fondamentali c’è molto altro da sapere!
Tutti sanno che è fondamentale la qualità di un qualsiasi prodotto! Sia un’auto o un elettrodomestico è determinante per la durata, per l’uso continuativo, per le prestazioni. Quindi un dubbio sorge spontaneo; è possibile che estetica e comodità siano talmente importanti ad oscurare la qualità? O forse tutto nasce dal fatto che ci affidiamo alla qualità percepita perché non sappiamo cosa chiedere e come valutare la qualità reale?
Per aiutare tutti coloro che non sono del settore, per aiutare chi sta facendo il suo primo acquisto a fare la scelta giusta, per aiutare chi sta rinnovando il suo vecchio divano ed evitare che rimpianga quello vecchio, o semplicemente per chi ha voglia di leggere qualche informazione in più, diamo queste utili indicazioni.
Dunque la domanda fondamentalmente è questa: come si fa a capire se un divano è di qualità oppure no? O meglio. Pensando alle mie esigenze, all’uso che ne farò, quali proposte fanno più al caso mio e quali non devo proprio considerare come proposte corrette?
Esistono per legge 2 cartellini allegati al divano: la scheda prodotto e la scheda del rivestimento!
Su questi cartellini vengono riportate tutte le caratteristiche dei componenti del divano e tutte le caratteristiche del tessuto o della pelle.
Non preoccupiamoci di tutti i componenti, valutiamo unicamente:
- molleggio
- imbottiture
- rivestimento
Questi 3 componenti dovranno poi essere incrociati con questi dati:
- il proprio peso
- la propria statura
- la frequenza di utilizzo
- le esigenze di pulizia e manutenzione
- le aspettative di durata nel tempo
Iniziamo a capire come si fa a valutare la qualità del rivestimento e quindi di un tessuto o di una pelle. Quali dati tecnici si devono guardare? quando un tessuto è buono e quando no? quando una pelle è di qualità e quando no? Vediamolo assieme!
Chiaramente non sto qui a dire se è meglio il tessuto o la pelle, in Italia si vende tanto il tessuto quanto la pelle a seconda dei gusti di ognuno. Nel mondo, il Made in italy si distingue più per la pelle, ma non vuol dire nulla, è solo una questione di abitudini e di mercati.
I tessuti hanno molte caratteristiche e terminologie tecniche. Per quanto ci riguarda, servono 2 semplici dati tecnici,
- Il test di usura
- Il sistema di lavaggio
reperibili facilmente sia dalla scheda rivestimento e dal campionario generale del produttore. Verificate naturalmente che ci sia, ma e’ obbligatoria per legge e quindi deve esserci per forza, magari è sotto il cuscino di seduta o dietro lo schienale o custodita in ufficio.
I tessuti vengono sottoposti a dei test. Test di vario genere. Il test che fornisce il dato più importante è il test di usura.
Si chiama Martindale e genera un numero (da circa 10.000 a 100.000 e talvolta anche di più) che corrisponde al numero di “sfregamenti” (passatemi il termine) che il tessuto sopporta prima di evidenziare segni di cedimento.
Va da sé che 10.000 o 100.000 significa 10 volte più resistente all’usura ! tra 25.000 e 50.000 si parla di una resistenza all’usura pari al doppio!
Altri parametri come il peso al mq o la resistenza alla luce (allo scolorimento) sono dati importanti ma non così determinanti per la scelta finale. Se volete leggeteli, prendetene nota naturalmente, ma il test Martindale vi ha già detto molto sul tessuto.
Veniamo ora alle caratteristiche di lavaggio, spesso indicate unicamente con dei simboli. Sono MOLTO importanti se desiderate lavare il tessuto in casa. Dovete essere sicuri che sia veramente possibile lavare il tessuto in acqua e che questa cosa sia stata verificata e garantita dal produttore del divano.
Perché dico questo? Perché il produttore di tessuti ha dei parametri, ma non sono direttamente correlati con il divano in questione. Nel campo dei tessuti per arredamento un restringimento dell’ 1-2 % dovuto ad un lavaggio in acqua è nella norma, per cui si può dichiarare “lavabile in acqua”.
Ma veniamo a noi. Se il divano ha uno schienale sul retro di circa 2 metri e lo andiamo a lavare, con un restringimento dell’1,5% ci ritroviamo con un rivestimento che dopo il lavaggio misura 197 cm.! Pensate di riuscire a rimettere il rivestimento della struttura tanto facilmente con 3 cm. in meno??? E’ come avere un vestito della taglia 48 e dopo il lavaggio il vestito diventa una 46. Quindi se decidete per un tessuto lavabile in acqua, fatevi dare le garanzie che con il vostro nuovo divano potete:
- Togliere il rivestimento
- Lavare il rivestimento in acqua alla temperatura indicata
- Asciugare e stirare in casa il rivestimento
- Rifoderare facilmente il divano!
Il restringimento deve essere nullo! O quasi.
Valutiamo bene anche i vari trattamenti tipo l’antimacchia per capire se il trattamento è garantito nel tempo oppure se dura solo qualche lavaggio e poi svanisce.
Passiamo ora a valutare la pelle. Anche la pelle viene sottoposta a diversi test di resistenza, ma qui l’inganno è dietro l’angolo. Nel senso che dal punto di vista della manutenzione, (ascoltate bene: solamente da questo punto di vista) dobbiamo purtroppo ammettere che la pelle meno pregiata è più resistente alle macchie e la pulizia è più semplice rispetto alla pelle più pregiata. Questo perché la pelle viene sottoposta ad un trattamento. Questo trattamento prevede (nelle pelli meno pregiate) anche di ricoprire la superficie esterna della pelle con speciali vernici che di fatto la proteggono dall’usura, dallo scolorimento e dalle macchie. Chiaramente la rendono meno naturale e quindi non aspettatevi una pelle di gran pregio, morbida, di bell’aspetto, che risponde al famoso detto più invecchia e più diventa bella. Quel tipo di pelle è sicuramente di qualità superiore!
Dunque per la pelle la mia opinione è questa. Se volete una facile manutenzione scegliete una pelle protetta, cioè pigmentata.
Se volete una pelle pregiata dovete stare un po’ più attenti nell’uso quotidiano.
NON durano (anzi, sono delle vere schifezze) alcuni tessuti sintetici chiamati con vari nomi simili alla pelle, Tipo la “pelle rigenerata” o “finta pelle” o la “simil pelle” ma che razza di nomi sono! Chiamalo tessuto sintetico no?
Verificare dunque che si tratti di vera pelle. Pelle bovina e basta, non di altri animali. Che ci sia Vera Pelle su tutto il divano e non solo su una parte (spesso una parte del divano è realizzata con la crosta abbinata alla pelle) e soprattutto che la pelle abbia un certo spessore almeno superiore ad 1,2 mm. Diffidate delle pelli molto sottili, hanno poca resistenza alla trazione e quindi tendono a “slassarsi”soprattutto se siete di corporatura robusta o se utilizzate molto il divano.
Veniamo ora alle imbottiture.
Esistono diverse tipologie di imbottiture e se qualcuno desidera approfondire l’argomento ecco di seguito il link all’argomento completo “le imbottiture dei divani”.
Per il nostro scopo definiamo solamente i parametri più importanti da richiedere in fase di acquisto. Un parametro importante è la portanza.
Questo dato vi fornisce la capacità di supportare e sopportare il peso di una persona.
Diversi fattori incidono su questa caratteristica.
Ad esempio lo spessore del cuscino di seduta. Se la persona pesa molto non scegliete un divano con la seduta molto sottile, prendete in considerazione un cuscino con un certo spessore.
Abbinato allo spessore dobbiamo valutare il peso del poliuretano che viene dichiarato in densità. 15-20-25-30-35-40 ecc. Il poliuretano della seduta che dà una certa garanzia va considerato unicamente dal 30 in su. Se è sottile un 35. Per lo schienale è lo stesso, dipende dallo spessore. Chiaramente non deve sopportare il peso della persona come la seduta ma solamente un peso in appoggio, per cui valutate nel caso di poliuretano anche un 18-20. Lo schienale può essere anche di altri materiali che non hanno una densità ben precisa come il fiocco di poliuretano o il misto piuma, suggerisco di non acquistare un prodotto con seduta o schienale troppo morbido perché’ tendenzialmente tenderà a schiacciarsi ancora con l’andar del tempo e quindi a perdere di sostegno.
Se non pesate molto o non rimanete per ore sul divano potete trascurare questo particolare.
Esiste una speciale imbottitura di seduta, di vecchio stile, ma di nuova concezione. E’ una seduta speciale di grande qualità, molto comoda, che mantiene il divano in forma nel tempo.
Questo particolare tipo di imbottitura è realizzato con molle in acciaio, insacchettate in un singolo guscio e poi tutte insieme racchiuse in una ulteriore apposito “sacchetto”, questo sistema di molleggio viene poi rivestito da una struttura di poliuretano ad elevata portanza e nella parte superiore ricoperto con morbida ovatta acrilica oppure con uno strato di memory foam.
Questo sistema di costruzione della seduta garantisce comfort, bellezza e durata. E’ un po’ più costosa di quanto proposto in genere ma ne vale la pena.
Questi come dicevo i parametri principali, ma guardate anche come si sfodera un divano. Non prendete alla leggera questo particolare, i tappezzieri fanno solo quello di mestiere, quando toccherà a voi rifoderare il divano dopo il lavaggio deve essere un’operazione facile, per meglio dire fattibile! non verrà nessun tappezziere a casa vostra a rifoderare il divano, dovrete farlo da soli! Guardate se ci sono cerniere, quanto sono lunghe, quanto agevolano il vostro futuro lavoro.
Guardate anche le cuciture, meglio se non sono presenti nella seduta, perché si possono annerire e soprattutto si possono usurare con l’utilizzo di jeans.
Per il resto cercate di capirci un po’ girando ed ascoltando i vari venditori dei negozi.
E vi prego, cercate il Made in Italy, meglio di tutto se 100% Made in Italy certificato!
Buon acquisto!